Politica

Quale Giunta per Primiero?

Scritto da Flavio Broch

Non avrà un compito facile Depaoli nel formare la sua giunta. Dovrà infatti fare i conti con diversi fattori per poter contare su un’Amministrazione competente ed efficace e allo stesso tempo non scontentare nessuno: la rappresentatività di genere, la lista di appartenenza, il risultato elettorale ottenuto e probabilmente pure la provenienza geografica; senza contare una naturale diversificazione delle competenze in modo da distribuire gli assessorati con criterio.

La nuova legge mette un tetto di 4 assessori per i comuni tra i 3.000 e i 10.000 abitanti (vedi qui), e il nuovo statuto non fa altro che confermare la normativa, quindi Depaoli dovrà scegliere 4 assessori per formare la prima giunta del comune di Primiero San Martino di Castrozza. Noi ci siamo divertiti a provare a sostituirci virtualmente al nuovo sindaco e provare le varie soluzioni, con relativi contenti e scontenti.

Ci fosse da fare un calcolo puramente matematico sarebbero Secco (168), Brunet (165), Zortea (162) e Trotter (146) i prossimi assessori. Questa ipotesi sarebbe perfetta per la rappresentanza di liste e voti, ma impraticabile in quanto mancherebbe la rappresentanza di genere, che impone per legge che in giunta il genere meno rappresentato (quello femminile in questo caso) sia almeno proporzionale alla sua consistenza in Consiglio Comunale. Su 18 consiglieri abbiamo 5 donne (ossia il 27%) e per rispettare la normativa, dei cinque membri di giunta almeno due dovranno essere di sesso femminile. In parole povere: mancherebbe una donna. (vedi aggiornamento)

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Quale scegliere e chi sacrificare quindi? Con ogni probabilità sarà Franceschi ad entrare in giunta, seconda donna più votata, fedelissima di Depaoli oltre che vicesindaco di Fiera per 7 anni, mentre il più sacrificabile dei quattro sembrerebbe essere Secco, primo assoluto tra le preferenze ma forse inadeguato in quanto troppo coinvolto personalmente con il nuovo Sindaco (senza che questo debba per forza comprometterne la candidabilità, potrebbe rivelarsi comunque sconveniente). Un semplice scambio quindi tra Secco e Franceschi porterebbe verso questa soluzione, nella quale però sarebbe totalmente assente la rappresentanza di Siror e soprattutto di Transacqua, oltre a sbilanciare la giunta verso la lista Uniti Si Può, con Nuove Prospettive che si vedrebbe riconosciuto un solo assessore nonostante sia la lista più votata in assoluto. A questo punto Depaoli potrebbe portare fino in fondo l’idea di unità totale passando sopra alla rappresentanza degli ex comuni e la proporzionalità tra le liste oppure tentare altre strade.

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Ci fosse da scegliere tra premiare le liste o rappresentare tutti gli ex comuni ad occhio sembrerebbe più conveniente non scontentare le proprie liste, e quindi la regola vorrebbe fuori uno della lista Uniti Si Può e dentro uno di Nuove Prospettive. Con Franceschi quasi intoccabile per non scombinare nuovamente la rappresentatività di genere, il più a rischio diventerebbe Zortea, ed ecco che tornerebbe in auge Secco (troppo distanti in quanto a preferenze gli altri della lista).
Questo significherebbe però escludere non un ex comune, bensì San Martino di Castrozza, in passato sempre ben rappresentato e non c’è motivo di pensare che oggi sia tenuto meno in considerazione. Zortea in questo senso sarebbe un altro jolly difficile da lasciar fuori.

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Rimettere dentro Zortea quindi? Ma al posto di chi? Sostituire Trotter significherebbe far fuori la lista Futuro Comune, che nonostante difficilmente possa ambire a più di un assessorato, dovrebbe essere comunque rappresentata. O almeno questo è quanto ci disse Depaoli nell’intervista (vedi qui).

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Fatte queste analisi sembra davvero impossibile arrivare a non scontentare nessuno, avere tutti gli ex comuni dentro sarà impossibile e per garantire anche a Futuro Comune la possibilità di incidere direttamente sul futuro del nuovo comune, potrebbe essere ancora Secco l’escluso eccellente dalla lista degli assessori. Si ritornerebbe alla seconda ipotesi, ma al posto di Trotter potrebbe inserirsi Simoni, trovando così un posticino anche per Transacqua in un gattopardesco quadro di giunta formato da un ex sindaco e ben tre ex vicesindaci, con Brunet unico volto nuovo e slegato dalle vecchie amministrazioni.

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Definire un quadro che non scontenti nessuno sarà un compito molto arduo per il nuovo sindaco, che forse si avvarrà dei consiglieri con delega per puntare al vissero felici e contenti, oppure cercherà il modo, forzando la legge e riducendo i compensi, di inserire un quinto assessore in giunta. Ma come garantire un’amministrazione efficiente ed allo stesso tempo una equa distribuzione degli assessorati? Già da questo nostro quadro si intuisce come il compito da svolgere non sia dei più semplici, tenendo pure conto che non abbiamo preso in considerazione Iagher e Meneguz, anch’essi forti di preferenze, esperienza e competenze. Sono passati pochi giorni dal trionfo elettorale, e Daniele Depaoli è già chiamato a delle scelte coraggiose.


AGGIORNAMENTO: Probabilmente è sufficiente una donna in Giunta.

Secondo le recenti modificazioni alla legge regionale che definisce la parità di accesso (vedi qui) infatti sembra sia permesso l’arrotondamento per difetto direttamente nel numero dei componenti della giunta, e non come considerato nell’articolo nei componenti del consiglio comunale.
Seguendo questo calcolo il 27% dei consiglieri di sesso femminile, rapportati al totale della giunta, sarebbe rappresentato da 1,35 assessori che verrebbe arrotondato per difetto all’unità più vicina, quindi 1.

Flavio Broch

Nasce in una notte di inizio maggio del 1989. Nevicava, e forse per quel motivo non ha mai smesso di chiedersi il perché di ogni cosa. Per lui CartaPestaNews è una necessità e una grandissima opportunità.

Scrivi a flavio@cartapesta.news

Un commento

  • Leggendo le varie ipotesi tutte valide come discutibili, l’importante che dopo le danze di poltrona si inizi in modo veloce a guardare in faccia i problemi. Molte persone non sono andate a votare per mille ragioni una su tutte manca la speranza di un futuro più roseo …La nuova Giunta deve dare delle risposte concrete e non solo a parole…L’auspicio è che si ricordino che la gente comune è senza lavoro, giovani senza futuro e imprenditori alla canna del Gas….
    Prima di costruire Piramidi assicuriamoci che il popolo sia in forze per poterlo fare…
    Buon lavoro
    Giovanni Tavernaro
    Giovane Imprenditore

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