Politica

Depaoli ha vinto: ora viene il bello

Scritto da Flavio Broch

Depaoli ha vinto. E questo già si sapeva. Non con matematica certezza, certo, ma il sentore comune e pure i dati del nostro sondaggio (vedi qui) lasciavano poche alternative, e com’era prevedibile, i molti non so alla fine sono convogliati tutti su di lui. L’affluenza è stata buona (3.157 votanti contro i 3.393 della somma dei 4 comuni nel 2010 sono una flessione quasi irrilevante), Depaoli ha trionfato ed ora ha tutte le ragioni per festeggiare: oltre due votanti ogni tre hanno scelto che fosse lui l’uomo giusto per guidare Primiero San Martino di Castrozza in quest’avventura.

A ragione, ben in pochi si sarebbero aspettati un risultato differente. L’appeal degli altri candidati non era così alto e lo sapeva bene anche lui, che tra la polemica sulla sua candidabilità o meno e l’affronto al quotidiano il Trentino e al suo corrispondente per Primiero si è esposto forse pure con troppa audacia.

Depaoli ha tutte le ragioni per festeggiare: oltre due votanti ogni tre hanno scelto che fosse lui l’uomo giusto per guidare Primiero San Martino di Castrozza

Certo, tutto sarebbe stato diverso con l’altro Depaoli, ma non si è presentato né lui, né nessun altro del suo gruppo politico-amministrativo, forse intimiditi dalla straordinaria organizzazione messa in campo dalla formazione depaoliana. Un’organizzazione minuziosa e con ogni probabilità da molto tempo ponderata per giungere a questo risultato che ha dato i suoi frutti, e adesso è il momento di capire se il team del nuovo primo cittadino si è preparato anche alla fase successiva o se aspettava il verdetto elettorale per fare le proprie mosse.

Difficile immaginare la seconda ipotesi, ma è allo stesso modo difficile immaginare che ci sia dietro un concreto disegno di lungo termine. Questo perché quanto uscito dalle urne giocherà un ruolo fondamentale nelle prossime politiche valligiane, a prescindere da qualunque discorso o piano d’azione possa essere stato architettato prima delle elezioni. Ed è proprio qui che viene il bello.

Già da subito, dalla formazione della Giunta, Depaoli si troverà come un giocoliere a dover far convergere degli interessi non sempre concordanti come quelli delle liste che lo supportano: create così bene da affascinare l’una o l’altra qualunque elettore prima del voto, e allo stesso tempo così diverse da rendere difficilmente ipotizzabile una totale armonia nelle prossime fasi. Ognuno in fondo cercherà di ricambiare la fiducia accordatagli dai propri elettori.

Possibile che ci si scanni nei comuni più piccoli e qui invece tutti pronti a salire sullo stesso carro?

Abbiamo assistito ad una competizione elettorale ai limiti del ponci ponci popopo, nessuno realisticamente poteva aspettarsi che andasse diversamente e proprio per questo resta un po’ di amaro in bocca sia per chi ha deciso di non presentarsi, sia per chi forse avrebbe potuto correre con le proprie gambe e che si è invece lasciato ammaliare dalle sirene depaoliane. Possibile che ci si scanni nei comuni più piccoli e quando finalmente uno di questi si ingrossa un po’ non si riesca a mettere in piedi una competizione elettorale vera, ma si tenti di salire tutti sullo stesso carro?

Un consenso così elevato consegna a Depaoli un grande potere e ampi margini di manovra, ma la tanto proclamata unità di intenti delle tre liste che lo hanno supportato nei fatti è tutta da dimostrare, e per Depaoli aver vinto facile potrebbe significare dover cercare, dopo una ovvia luna di miele, di tenere in piedi un matrimonio quantomeno impegnativo.

Flavio Broch

Nasce in una notte di inizio maggio del 1989. Nevicava, e forse per quel motivo non ha mai smesso di chiedersi il perché di ogni cosa. Per lui CartaPestaNews è una necessità e una grandissima opportunità.

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3 Commenti

  • Concordo in pieno con quanto scritto nell’articolo.
    In bocca al lupo al nuovo Sindaco. Spero che ora per un po lascino lavorare la giunta che verrà in pace. Credo che già a fine 2016 potremo valutare le capacità dei nuovi (vecchi) amministratori nel cimentarsi con un Comune così grande e con diverse problematiche.

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