Turismo

La guerra di Passo Rolle: battaglie e scontri ma poche vittorie

Passo Rolle

Per quelli che valicano il Passo Rolle, per quelli che ci abita o per quelli che ci vanno in passeggiata questo posto acquisisce un significato diverso. Pochi forse si ricordano del Paluselli, altri non lo conoscono neanche. Alfredo Paluselli, uomo burbero in primis, ma anche geniale a suo modo, è forse il personaggio che ha fatto la storia di questo passo alpino. Oggi la situazione è burrascosa. Le due valli ai suoi piedi se lo contendono, seppur in modo diverso. E chi sta in mezzo, gestori ed abitanti, cercano come possono di fare qualcosa. Per capirne fuori qualcosa, abbiamo voluto provare ad analizzare la situazione.

Gli Impianti sul passo conteso

Nella latitanza generale e duratura della neve, un posto a Primiero più di tutti ne ha risentito: Passo Rolle. Delle due società che gestiscono gli impianti nessuna ha messo in funzione gli stessi e tanto meno i cannoni per l’innevamento artificiale.

La società Castellazzo, che gestisce gli impianti a ridosso dell’omonimo monte, non ha voluto intraprendere la stagione invernale 2016/2017 per costi troppo elevati nell’innevamento e ne ha dichiarato la messa in vendita. L’altra società, invece, la SITR, questa volta non ha proprio voluto aprire i battenti, annunciando addirittura la liquidazione del gruppo. La notizia circolata appena prima dell’apertura della stagione non si è presentata bene ed è corsa inaspettata e poco sentita. C’è sicuramente del rammarico nell’aria, molta rabbia da una località che da tempo si sente trascurata se non quasi del tutto abbandonata. La notizia, possiamo dirlo, non era tra le più desiderate, viste già le prenotazioni che gli alberghi del passo avevano registrato.

Le sottolineature critiche, in mezzo ad un silenzio surreale, arrivano soprattutto da PredazzoBlog, che da tempo sembra essersi preso la briga di sostenere la campagna #SaveRolle. Federico Romeo Bricolo in questo articolo segue la faccenda, e si esprime in termini duri verso il comune di Primiero e la sua Comunità: “A questo punto, gli esercenti del Passo – scrive – lasciati soli ad affrontare questa emergenza, hanno iniziato a muoversi per capire cosa si potesse fare […] Ho scritto lasciati soli perché le Amministrazioni di Primiero in questo mese di chiusura degli impianti nessuno le ha viste. […] Nel mentre una Valle che vive di turismo perdeva un pezzo storico e importante del proprio comprensorio sciistico loro cosa hanno fatto? Niente, zero, nulla”. (PredazzoBlog, 12/01/2017).

Non è solo una questione storica, per cui Passo Rolle è la prima sede al mondo di una scuola di sci e terra segnata dal mito del vecchio Alfredo (Paluselli): è principalmente una questione economica e turistica. Il rilancio turistico insomma, e questa è una generalità, sta anche nella riscoperta, nella conoscenza e nella valutazione del proprio territorio tutto. In sostanza è conoscendo ciò che si possiede che si sa cosa e come progettare.

Ad oggi le piste restano chiuse ma dalla provincia sembra essersi levato un filo di “compassione”. Infatti prima di Natale si è trovato un accordo che prevede, da parte della PAT, la ricapitalizzazione della SITR.

#SaveRolle: Cronistoria di un passo dimenticato

La storia di Passo Rolle è una storia intricata. Il c’era un volta non serve e il lieto fine non è ancora stato scritto. Sono alcuni anni che Rolle soffre e a più voci il passo fa sentire i suoi malcontenti. Gli imprenditori e i lavoratori del passo lamentano una mancanza di attenzione in merito al patrimonio della località primierotta. A mancare di attenzione sono soprattutto gli impianti. Inoltre si accusa un’assenza di strategia di marketing e uno scarso interesse riguardo la fatiscenza degli edifici presenti sul passo.

A Rolle, ad essere in pessime condizioni sono soprattutto la caserma della guardia di Finanza, l’ex albergo Passo Rolle (del tutto pericolante), un cantiere a lato del negozio Cimone 2000. Mentre gli impianti invece si presentano a dir poco obsoleti. Una delle risposte più estreme e collaterali a questa vicenda è la richiesta da parte degli albergatori e dei residenti del passo di essere annessi al vicino comune di Predazzo. “Rolle in veste Fiemmese” intitolano i Quotidiani sulle rive dell’Adige, e Predazzo aspetta, non senza desiderio, quel “bocconcino del Rolle”. Parallelamente a ciò, su internet, viene lanciata una petizione per sostenere ed incoraggiare la “resistenza di quelli del Rolle” ed il tutto unito, dall’avvio della procedura d’istanza di aggregazione promossa dai residenti del passo.

Se dovessimo tracciare una storia, e da buoni studiosi scrivere un saggio sulla questione Rolle, la sua cronistoria conterebbe, a mio avviso, tre date importanti:

  • 19 febbraio 2016 un sit-in sul passo cavalcato pure dalla Lega Nord Trentino in prima linea assieme ai malcontenti del Rolle, per manifestare il loro dissenso, e chiedere interesse da parte dovuta. Questo primo evento da il via alla raccolta firme per permettere “l’annessione” a Predazzo.
  • 12 luglio 2016 la neo amministrazione di ambo le parti e la comunità di Primiero si recano sul passo ad incontrare gli albergatori e gli interessati alla vicenda. Tavolo di incontro e scambio dove si demarca la volontà di lavorare assieme per sistemare e sviluppare il passo
  • 2 dicembre 2016 nuovo incontro tra le amministrazioni e l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi. Il vertice svoltosi direttamente sul Passo sembra dare degli esiti, che almeno a parole paiono rassicuranti. Dall’incontro emerge una chiara volontà progettuale e le promesse rinnovate sono quelle di risolvere le questioni aperte e promuovere dei finanziamenti. In particolare l’accordo tra le parti prevede:
    • Realizzazione del marciapiede, per permettere il transito pedonale in sicurezza.
    • Il parcheggio esistente verrà sistemato previo bando, mentre la sistemazione e la gestione sarà a carico della Provincia Autonoma di Trento.
    • Sullo scavo del cantiere sito dopo il negozio Cimone 2000, ormai da più di 7 anni fermo, è intervenuto l’Assessore comunale Zortea che ha dichiarato di aver parlato con i proprietari, i quali sarebbero disposti a rinunciare alla costruzione e cederla come area pubblica nell’ipotesi che il collegamento dovesse essere procrastinato ancora per diversi anni. Nell’eventualità Zortea ha proposto di installare un punto informazione per Passo Rolle, ma date certe ancora non ne esistono.
    • Il progetto di collegamento San Martino di Castrozza / Passo Rolle, è in fase di realizzazione ed entro febbraio 2017 sarà completato per passare all’approvazione. La data prevista per il completamento sarà il 2020.
    • Messa in sicurezza della SS 50 versante San Martino di Castrozza. L’Assessore Gilmozzi ha dichiarato che entro aprile/maggio 2017 saranno valutate le 10 idee-progetti sulla sua realizzazione e sui relativi costi mantenendo però invariata la spesa prevista (circa 6 milioni di euro già stanziati), la consegna dei lavori è prevista per il 2018.
  • 7 febbraio 2017 anche il Parco dice la sua, con il nuovo Presidente Silvio Grisotto che, appena insediato, annuncia come la questione Passo Rolle sarà cruciale e prioritaria durante il suo mandato.

Ora alla mano abbiamo: date ed impegni, che quelli non mancano mai. Le promesse sono fatte e le condizioni ora sembrano favorevoli. Nel migliore dei mondi possibili il Passo Rolle resterà a Primiero, molto probabilmente, e gli impegni saranno rispettati. Con speranza tutto ritornerà nella normalità. Gli abitanti del passo saranno accontentati e l’amministrazione di Primiero sarà forse più entusiasta della bellezza che governa, e si spera molto più consapevole.

Valentino Bettega

Il più giovane del gruppo, classe 1995, diviso tra Primiero e Bologna, studia teatro e si occupa di cultura in genere. Per lui CartaPestaNews è una sfida allettante, nonché un progetto emozionante e stimolante a cui dedicare passione e talento.
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