Cultura

Quando la cultura è anche economia: l’esempio di Mezzano Romantica

Mezzano Romantica

“Il borgo si trasformerà per l’occasione in un palcoscenico diffuso, carico di suggestioni ed evocazioni, e risuonerà di note e voci che sarà difficile dimenticare.”

“Il borgo si trasformerà per l’occasione in un palcoscenico diffuso, carico di suggestioni ed evocazioni, e risuonerà di note e voci che sarà difficile dimenticare.” Questo è l’invito che l’ufficio stampa di Mezzano Romantica promuove anche per questa estate. Nulla sembra cambiare del tutto. Ancora una volta la valle di Primiero assumerà i connotati di un piccolo centro multiculturale, ospitando artisti americani ed europei, professionisti ed allievi. Ancora una volta ascolteremo musica e vedremo teatro.

Arrivati ad un punto così avanzato, come è quello attuale di Mezzano Romantica con ben 36 concerti, metà dei quali a Mezzano, il resto diffusi nei paesi della valle, è bene fare il punto della situazione con i fautori ed artefici di tutto questo. Ivano Orsingher, assessore del piccolo paese trentino e Francesco Schweizer, direttore artistico, mostrano con orgoglio i loro risultati e guardandosi alle spalle pensano alla strada che hanno percorso. Arrivare ad organizzare un’intera estate di concerti e spettacoli non è facile, soprattutto se non si ha un’ottima organizzazione e dei finanziamenti importanti alle spalle. Ed ecco che tutto è stato possibile grazie ad un’amministrazione convinta ma anche ad una rete di enti che hanno creduto nel progetto, finanziandolo e coordinandone logistica ed ospitalità. È vero e lo dice lo stesso Orsingher che nulla è fatto esclusivamente per Mezzano, crederci o non crederci questo sta al giudizio personale, ma indubbiamente un’operazione culturale di questo tipo ha anche una sfaccettatura economica non da poco. E come ci spiegano: “mettendo uno si riceve tre” intendendo che finanziare un progetto di questo tipo offre una ricaduta economica a pioggia sul territorio della valle impossibile da trascurare.

“Elevare Mezzano sotto l’insegna di un romanticismo assoluto e sottolineare il carattere emotivo e sentimentale di un paese, soprattutto parlando per suggestione ed empatia: questo è Mezzano Romantica”

Ma l’economia non è il mio forte, e non vorrei addentrarmi troppo in un terreno che non conosco fino in fondo. Mezzano Romantica nasce nel 2010, in concomitanza con l’inserimento del paese primierotto nella lista dei Borghi più belli d’Italia, per dare un evento che fosse all’ altezza di questo titolo. Nel concetto di Mezzano Romantica, come ci spiega il direttore artistico Schweizer, sta sia l’idea di elevare Mezzano sotto l’insegna di un romanticismo più assoluto inteso come categoria artistica (è in questo che va ricercata la motivazione per cui è spesso la musica romantica ottocentesca ad essere presente con le sue note), sia cercando nel concetto di romantico e romanticismo di sottolineare il carattere emotivo e sentimentale dell’operazione Mezzano Romantica, soprattutto parlando per suggestione ed empatia, con lo spettatore in primis.

In breve, Mezzano Romantica è un evento a carattere multidisciplinare, che si destreggia tra musica classica e melodramma, passando anche per teatro e concerti, e che porta in scena non solo artisti consolidati e di pregio, ma anche giovani aspiranti al mondo artistico. Mezzano Romantica racchiude anche quello che col tempo è venuta definendosi come Trentino Music Festival per Mezzano Romantica, che ha il suo cuore pulsante nella presenza dei giovani della Music Academy International, impegnati a Primiero durante le lunghe giornate estive tra corsi di perfezionamento e messa in scena di diversi spettacoli in valle. Le nuove presenze dell’estate 2016 saranno il musical, genere ancora non sperimentato dal festival ma che ha la volontà di proporsi a chi di musica classica non se ne vuole interessare; e il Suzuki Institute, una didattica utilizzata per l’apprendimento degli strumenti che ha la caratteristica di rivolgersi soprattutto ai giovanissimi, attraverso un approccio simpatico ed allettante.

“Una perla per la valle, un gioiello che Mezzano non vuole assolutamente cedere”

Questo festival, che riscontra un successo in continua crescita, sarà a Primiero dal 4 luglio al 26 agosto, un’estate in musica insomma. È una perla per la valle, un gioiello che Mezzano non vuole assolutamente cedere, come confermato dagli stessi organizzatori, tanto che rispondendo ad una provocazione lanciata nel nostro incontro, quando gli abbiamo chiesto se secondo loro ci sia una manifestazione artistico-culturale in valle che in qualche modo possa competere con Mezzano Romantica per contenuti, organizzazione e carattere, ci hanno risposto in maniera decisa e irreplicabile: “sicuramente no!”.

Già a questo punto della situazione Mezzano Romantica è ricca e vivace. Ma auspicare in un ulteriore arricchimento di altre influenze e generi non sarebbe male. Qui e lì qualche balletto di danza, che molto in comune ha con il panorama romantico di cui si parlava sopra; qui e lì qualche spettacolo in più di teatro di prosa o perché no, di teatro-danza.
Iniziative di questo tipo danno i loro frutti, ma sono in fondo ben comprese e sostenute dalla pubblica opinione primierotta? Quanto c’è ancora da puntare su queste e quanto le amministrazioni devono fare per arrivare a pieni risultati? Le risposte sono quasi implicite: il territorio di Primiero non sembra essere del tutto cosciente della possibilità di un turismo anche basato sulla cultura. Potrebbe e forse dovrebbe essere una delle alternative da provare almeno a percorrere per rilanciare questo territorio che, fossilizzatosi su un passato quasi quasi scaduto, non sembra raccapezzarsi e affrontare significamene le numerose problematiche nel tempo sorte.

Valentino Bettega

Il più giovane del gruppo, classe 1995, diviso tra Primiero e Bologna, studia teatro e si occupa di cultura in genere. Per lui CartaPestaNews è una sfida allettante, nonché un progetto emozionante e stimolante a cui dedicare passione e talento.
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