Società

Tutto si riutilizza e tutto si scambia: è sempre più Swap-Mania

Scritto da Greta Ruaro

È un fenomeno che piano piano sta prendendo piede anche in Italia, ma è già ampiamente affermato in molte altre Nazioni, come ad esempio il Regno Unito (un esempio per tutti il book-swap);
si basa su concetti come riuso, riciclo, sostenibilità, altruismo;
è un modello alternativo di economia che non prevede l’uso di denaro ma solo di solidarietà e impegno nel “metterci la propria parte” nel ridurre gli sprechi.
Stiamo parlando delle attività di scambio, cessione e prestito di beni, di baratto e compartecipazione, ma non come concetti astratti, si sono infatti concretizzati in numerose iniziative, molte si stanno avviando e molte altre sono già da tempo attive dimostrando la propria validità.

Un esempio imminente (l’inaugurazione è il 20 di questo mese) è lo spazio “TuttoGratis”, a Milano,
dove si possono portare oggetti e vestiti ancora in buono stato ma che per noi hanno cessato la propria utilità, per permettere a chi invece ne ha bisogno di prenderli senza dover ricorrere ad un acquisto.

O ancora a Bologna esiste il Mercato di Piazza Grande dove alcuni articoli si possono pagare a “ore di volontariato”; come dice il proverbio, il tempo è denaro.

Sempre a livello nazionale, ma spostandoci in rete, troviamo la bellissima realtà di www.zerorelativo.it, dove “Tutto si riutilizza tutto si scambia e niente si butta”. Attivi già dalla fine del 2006 sono un esempio di come l’economia circolare funziona, e funziona anche bene!

Volendo invece focalizzarci sul nostro territorio, segnaliamo le numerose “giornate del riuso”, lo spazio del Riuso per Bambini, dedicato a “tutto ciò che concerne il mondo dell’infanzia (abiti, giochi, attrezzatura varia)” che ha sede nel Centro Interculturale NoiAltri (ex scuole elementari di Imer) e ancora i molti appuntamenti “Swap-Party”, promossi dall’Associazione TraME e TErra.

Incuriositi dall’iniziativa, all’ultimo Swap-Party siamo andati anche noi, proprio ieri.
Abbiamo trovato un ambiente gioioso, dove accompagnati da un aperitivo con patatine, da dolcetti e risate, ciascuno dei partecipanti ha portato da uno a quindici capi (non solo vestiti, ma anche accessori e perfino dei libri), tutti in buono stato ma non più utilizzati. I vari oggetti sono stati sapientemente disposti nella stanza in modo che potessero venir visionati e nel giro di una mezz’oretta ognuno si è aggiudicato quello che più gli piaceva.
Festa finita e tutti per la propria strada (di già?), ognuno con uno o più vestiti nuovi, un bel sorriso sul volto e un pizzico di impazienza per il prossimo swap-party.

Greta Ruaro

Fin dall'infanzia faceva disperare tutti con estenuanti "perché?". Ora che finalmente si fa le sue ricerche per conto suo desidera redimersi, offrendo dei "perché...": CartaPesta News le dà questa opportunità.
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