Società

Scacchi, storia e cultura, un trio che non annoia

Scritto da Greta Ruaro

Diciamocelo: le rappresentazioni in costume hanno quel fascino particolare che non stufa mai; se fatte bene, attirano grandi e piccini e ci trasportano magicamente in tempi e luoghi remoti.
Quando poi alla rievocazione storica, che per quanto accurata nei dettagli ha sempre bisogno di sottostrato di cultura per motivarla, si coniugano storia locale e tattica, ecco che il successo è assicurato.

È quanto avvenuto domenica 13 agosto, con la messa in opera di “Le miniere contese”, una partita di scacchi viventi; gli organizzatori (Associazione Circolo Scacchistico “Angelo Lenzi“, Comitato “Fiera Insieme” e il Comune di Primiero San Martino di Castrozza) hanno saputo con gran maestria coniugare la cultura scacchistica con la cultura storica di Primiero attirando, nonostante la poca pubblicizzazione, un numeroso pubblico eterogeneo per età e per provenienza: molti i primierotti ma anche molti i turisti accorsi per gustarsi la serata.

La manifestazione, gratuita, si è svolta inizialmente con un corteo che ha sfilato per il centro di Fiera, con il bandiere in testa che invitava il gentile pubblico ad accodarsi per assistere alla partita, per arrivare alla sede della partita, ovvero il suggestivo giardino del Palazzo del Dazio, nel quale le luci e i suoni sapientemente gestiti da Michele Trotter e Valeria e Parravicini hanno completato una cornice già di suo spettacolare.

Fin da subito hanno colpito i costumi, curati e simpatici, dei “pezzi” degli scacchi (tra i quali tutti noi abbiamo con riconosciuto amici e conoscenti): i copricapi realizzati ovviamente bianchi e neri, indicavano la tipologia della pedina, mentre gli abiti richiamavano la squadra non solo per il colore ma anche per i dettagli. La cornice storica infatti prevedeva che a sfidarsi non fossero semplicemente due scacchisti, ma due grandi potenze che hanno segnato la storia di Primiero, la famiglia Fugger e la Serenissima Repubblica di San Marco, rispettivamente i bianchi e i neri. Ecco allora che i primi erano dotati di martelli e abiti che richiamavano l’antico mestiere dell’estrazione di minerali e metalli, mentre i neri, più riccamente vestiti, indicavano la potenza e ricchezza dei nobili veneziani.

A parlarci di questi due contendenti è stata l’organizzazione dell’evento, che in una breve e davvero interessante introduzione ha saputo disegnare il quadro storico di una remota Primiero, quando la strategica posizione di Primiero, la sua ricchezza mineraria ma soprattutto l’ambizione di grandi potenze europee rendevano i nostri territori luoghi contesi.

Parlando poi della partita rappresentata, possiamo dire che si trattava della famosa “sempreverde, giocata nel 1852 tra Adolf Anderssen e Jean Dufresne; come ci è stato spiegato poco prima dell’inizio del gioco, quello che ha sempre colpito di questa partita è il “romanticismo” dei sacrifici che il bianco compie per arrivare allo scacco matto: sacrifica infatti fin dall’inizio della partita numerosi pezzi arrivando a rinunciare perfino alla Regina, per poi concludere con un rarissimo scacco matto di alfiere.

C’è poi stato l’ingresso delle due squadre e la loro disposizione sulla scacchiera (un enorme telo di stoffa ben disegnato con la famosa scacchiera quadrata di 8 caselle per 8) e la partita ha avuto inizio!

Tra fruscii di abiti delle pedine e spiegazioni delle mosse effettuate da parte del commentatore, si è arrivati allo scacco matto quasi senza respirare, e alla fine non è mancato un lungo applauso del pubblico.

Che dire, bravi gli organizzatori, i figuranti, tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile la manifestazione, ma personalmente ho trovato bellissimo che gli scacchi, un’attività così riflessiva, antica, un condensato di materie purtroppo in disuso come la logica, l’eleganza del pensiero, la tattica e la matematica, siano stati in grado di attirare un così numeroso pubblico, anche considerando la concomitanza di altri eventi, molto belli e certamente più “turisticamente” fruibili.

Se si è interessati al tema degli scacchi, segnaliamo che domenica 21 agosto dalle 16.00 ci sarà un nuovo evento a tema, durante il quale il maestro Sergio Simoli sfiderà simultaneamente fino a 30 giocatori (leggi qui), da non perdere!

Greta Ruaro

Fin dall'infanzia faceva disperare tutti con estenuanti "perché?". Ora che finalmente si fa le sue ricerche per conto suo desidera redimersi, offrendo dei "perché...": CartaPesta News le dà questa opportunità.
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